martedì 26 giugno 2012

L'amicizia di Cicerone









Molto spesso,a me sembra,quando penso all'amicizia,che si debba considerare sopratutto una questione:se l'amicizia sia desiderata per la nostra debolezza e povertà,in modo che,nel dare e nel ricevere ricevere favori,ciascuno riceva all'altro e a sua volta renda,ciò che da solo non potrebbe;oppure se,pur essendo questa la pecularietà dell'amicizia,la causa sia un'altra più importante,più bella e provieniente dalla stessa natura.L'amore,da cui prende nome l'amicizia,è il primo impulso a farci unire per affetto.
Certo,spesso si ricevono vantaggi anche da quelli che si coltivano e si onorano,per l'urgenza del momento,simulando amicizia.ma nell'amicizia non c'è niente di falso,niente di simulato e,tutto ciò che vi è,è vero e spontaneo.Perciò mi sembra che l'amicizia abbia orgine più dalla natura che dalla necessità,più per una propensione dell'anima,insieme a un certo sentimento d'amore,che per la considerazione di quanta utilità potrebbe avere in futuro.

Cicerone

Tratto da  "Laelius de amicitia"L'amicizia" di Cicerone



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